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L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo comporta una nuova serie di responsabilità anche per il datore di lavoro. In quei settori in cui non sia possibile ricorrere allo smart working, è necessario adottare tutte le misure di informazione, le cautele e precauzioni sanitarie necessarie a garantire il diritto alla salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Nel caso in cui ci sia impossibilità a garantire un livello di sicurezza adeguato negli spazi dove si svolge l’attività, il datore di lavoro dovrà provvedere alla chiusura dell’azienda.

La normativa

Il “Decreto Cura Italia” considera il contagio da Covid-19 in ambito lavorativo come un infortunio meritevole, in quanto tale, di ricevere la copertura assicurativa INAIL. Il datore di lavoro, pertanto, è potenzialmente esposto alla responsabilità penale per reati di lesioni personali gravi/gravissime (art. 590 c.p.) o di omicidio colposo (589 c.p.). In questo caso è necessario dimostrare in ogni caso che il contagio sia avvenuto nell’ambiente di lavoro - e non, ad esempio, presso il proprio domicilio o, ancora, nell’ambito della propria vita privata o sociale - e a causa della mancata adozione delle misure di prevenzione da parte del datore di lavoro.

 

La tutela del datore di lavoro

L’infortunio da COVID-19 è più indeterminabile dei rischi e dei pericoli ai quali le aziende e i lavoratori sono stati abituati finora. Infatti, le caratteristiche del virus (il lungo periodo di incubazione, la possibile asintomaticità, la somiglianza con sindromi influenzali, l’alta trasmissibilità) rendono difficile definire con precisione il luogo e il momento dell’effettivo contagio.

Tuttavia la colpa del datore di lavoro può essere facilmente individuata nella mancata osservanza delle disposizioni del D. Lgs. 81/08 che pone a carico del datore di lavoro alcuni obblighi, come per esempio fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione (le famose mascherine), o informarli chiaramente dei rischi e delle disposizioni prese in materia di protezione.

 

 

È  fondamentale che il datore di lavoro sia molto meticoloso nella scelta delle mascherine e e verifichi l’esistenza di certificazioni e conformità alle normative vigenti. La protezione e la sicurezza dei propri dipendenti è sempre stata parte integrante delle aziende moderne, ma oggi lo è ancora di più, in un’ottica globale volta al bene comune, perchè non si tratta più solo di business.

 

Quindi, cosa può fare un imprenditore per tutelarsi?

Al momento, l’unica arma certa è la prevenzione che si concretizza in:

– valutare con precisione i rischi di contagio da Coronavirus in azienda,

– aderire in modo preciso alle indicazioni previste nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro (o altri futuri regolamenti in materia).

 

Le mascherine come dispositivi di prevenzione

Ogni datore di lavoro è quindi obbligato a mettere a disposizione dei propri dipendenti delle mascherine (che devono essere certificate) atte a proteggere le vie respiratorie di chi le indossa da tutti gli agenti esterni.

Come saprete, noi di Punto Piuma abbiamo avviato ormai da oltre un mese la produzione di mascherine filtranti certificate convertendo parte della produzione prima destinata a imbottiti e piumoni. I nostri dispositivi Medical Triplex, sono delle mascherine monouso a tre straticertificate conformi alla normativa UNI EN 14683:2019 e fanno parte della categoria IIR, ovvero sono quelle destinate principalmente all'uso da parte degli operatori sanitari in sala operatoria o in altre attività mediche con requisiti simili.  

Questi dispositivi coprono la bocca e il naso fornendo una barriera per ridurre al minimo la trasmissione diretta di agenti infettivi tra il personale e il paziente, attraverso un filtro utilizzato per la separazione meccanica e fisica o la deposizione di particelle di aerosol (liquide o solide) dall'aria inalata ed espirata.

È quindi fondamentale che il datore di lavoro sia molto meticoloso nella scelta delle mascherine e e verifichi l’esistenza di certificazioni e conformità alle normative vigenti. La protezione e la sicurezza dei propri dipendenti è sempre stata parte integrante delle aziende moderne, ma oggi lo è ancora di più, in un’ottica globale volta al bene comune, perchè non si tratta più solo di business.

 

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